Questa qualità si sente in bocca assaggiando la pizza di Geppo; sottilissima (“forse la più bassa di tutta Milano”, come precisa orgogliosa Adriana), croccante al punto giusto e con un perfetto equilibrio tra pasta e farcitura. Una sessantina di proposte differenti, alcune quasi estreme e certamente mai banali. Due ricette su tutte: “Quelle che vanno per la maggiore – precisa Adriana – sono la Gass, con mozzarella, mele, gorgonzola, pepe e olio piccante (aggiunto direttamente dal cliente, ndr) e la Scarparo, una sinfonia fatta di pomodoro, mozzarella, melanzane tagliate sottilissime, peperoni, salame piccante e rucola”. E la pasta? E’ fatta come si deve, lievitata 24 ore, senza strutto né olio e la farina è una doppio zero. Tutto questo può bastare per fare di una normale (si fa per dire) pizzeria un locale vincente? Dal 1981 la risposta è sì.
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